Figli del Mondo coordina il progetto per favorire la presenza paritaria delle Donne nella vita economica del territorio
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Per la Provincia di Rimini capofila del progetto, Figli del Mondo si occuperà del Coordinamento di Rete e del Monitoraggio del progetto. |
Lisa Rambaldi presenta il nostro ruolo nel progetto |
Partner del progetto oltre a Cescot Rimini, con la quale vantiamo una pluriennale collaborazione, partecipa anche EthicJobs la prima startup incubata e accelerata dal nostro incubatore d’impresa Primo Miglio – acceleratore di imprese responsabili
Sito web del progetto: clicca qui |
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Il ProgettoSostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio riminese, favorendo l’accesso al lavoro, ai percorsi di carriera e alla promozione di progetti di welfare aziendale orientali al bilanciamento vita-lavoro e al miglioramento della qualità di vita delle persone. Non è un sunto, ma il titolo del progetto ideato e realizzato dall’Ufficio Pari opportunità della Provincia di Rimini in compagnia di sedici Comuni, tre istituzioni pubbliche, due università, un’azienda no-profit e dodici fra organizzazioni sindacali e di categoria, una cooperativa sociale, dieci associazioni e altri cinque soggetti misti. Il progetto è sostenuto da un finanziamento della regione Emilia Romagna per mettere in campo soluzioni di merito e di metodo per rendere il lavoro davvero uguale per tutti. Il titolo, ben più evocativo e riassuntivo, è “Lavoro! Libere tutte” e il progetto è stato presentato lunedì mattina nella sede provinciale del centro storico di Rimini alla presenza dell’assessora regionale alle pari opportunità Emma Petitti, della consigliera provinciale con delega analoga Giulia Corazzi, della coordinatrice del Cescot Licia Piraccini, del direttore di Figli del Mondo Andrea Zanzini in compagnia di Lisa Rambaldi, coordinatrice dello stesso progetto. La proposta è arrivata seconda in graduatoria con una richiesta di finanziamento di 50 mila euro e un finanziamento regionale di 32 mila cui la Provincia aggiungerà 10 mila euro. I restanti 8 mila saranno cercati tra finanziatori, partner ed enti compartecipanti. ObiettiviAttraverso il rafforzamento della rete fra pubblico e privato, questo progetto mira a rafforzare le competenze femminili, approfondire le opportunità del web e di altri strumenti di informazione, promuovere l’autonomia economica, aumentare la conoscenza delle esigenze delle donne nel lavoro, soprattutto sul tema della conciliazione con la vita privata, rendere più operativi i comitati unici di garanzia delle pubbliche amministrazioni, sviluppare la contrattazione di genere, contrastare pregiudizi e stereotipi e sensibilizzare sul rischio di stress lavoro-correlato. Più nel concreto, le aziende prescelte saranno affiancate per attivare politiche di welfare, sperimentare misure flessibili di lavoro, sensibilizzare al trattamento paritario. Partendo dai dati
Secondo i dati della Camera di commercio della Romagna poi, le imprese femminili (prevalentemente medie o piccole) nel 2018 erano pari al 21,8 per cento del totale, poco sopra alla media regionale e poco inferiore a quella nazionale. La maggior parte della forza lavoro femminile, manco a dirlo, è impiegata nel settore turistico dove non sono infrequenti episodi di precariato e sfruttamento. StrategieVerranno attivati percorsi di potenziamento per donne lavoratrici, al fine di rinforzare le loro competenze nello sviluppo professionale ma anche nelle competenze trasversali. Attraverso un questionario che sarà somministrato a un campione di aziende e con l’ausilio delle università di Bologna e Rimini, del Centro per l’impiego e della no profit Ethicjobs, verranno analizzati i dati di ritorno per rilevare i bisogni delle donne nel mondo del lavoro. Ci saranno poi un convegno sul lavoro agile, un corso di formazione per docenti e consulenti di enti di formazione accreditati. Il percorso terminerà a fine del 2020 e nonostante i bersagli ambiziosi, può contare su una rete solida, proprio quella che è stata premiata da parte della Regione: «Sono sei i progetti protagonisti in questo territorio», ricorda l’assessora Emma Petitti, «il nostro scopo sarà tenere assieme il tessuto e fare di più per puntare ai livelli di strategia dei Paesi del nord Europa». Francesca Valente da AltaRimini.it |
Per le aziende: percorso di welfare aziendale
La prima proposta prevede un percorso di welfare aziendale gratuito di 3 tappe (analisi, formazione e consulenza personalizzata in azienda) per migliorare la qualità della vita dei dipendenti e le performance aziendali. Il fine è capire il clima aziendale dopo l’emergenza Covid, fornendo un contributo per le scelte organizzative e il miglioramento delle performance economiche e sociali.
Possono aderire al percorso imprese con un minimo di 15 dipendenti con priorità per quelle ubicate nei Comuni dell’entroterra della Provincia di Rimini e con oltre 30% di donne lavoratrici.
Per partecipare basta compilare entro il 20 luglio 2020 il form online Lavoro! Libere tutte! – Adesione al pacchetto “Benessere aziendale come leva di produttività”.
Per le donne lavoratrici: corso di self empowerment
La seconda proposta del progetto è rivolta alle donne lavoratrici (autonome, professioniste, dipendenti) per le quali sarà organizzato da ottobre il corso di Self empowerment (durata 16 ore), in tre edizione gratuite: a Bellaria-Igea Marina, Cattolica e Riccione. Il fine è scoprire il proprio potenziale e trasformarlo in un progetto lavorativo.
Possono partecipare donne residenti o domiciliate in provincia di Rimini con priorità per donne con oltre 45 anni e con contratti di lavoro a tempo determinato (anche non attivi) nel settore del turismo.
Per partecipare basta compilare entro il 30 settembre 2020 il form online Self empowerment: scopriamo il nostro potenziale e trasformiamolo in azione.