La banca che sostiene il terzo settore si apre anche al mondo delle imprese responsabili
Quando Patrizia, che ha scoperto Banca Popolare Etica in questo ultimi tempi, racconta di questa realtà ad imprenditori e manager riminesi, non manca mai di aggiungere la frase “loro sono la banca dei puri!”… e allora le reazioni, e le espressioni degli interlocutori, sono le più curiose e varie.
Ma le recenti crisi finanziarie e la fragilità della nostra economia, in realtà hanno contributo a sviluppare, anche negli ambiti strettamente for-profit, la volontà che i propri soldi non siano usati dagli istituti bancari per speculazioni finanziarie e investimenti che distruggono l’economia sana e produttiva del paese così come nell’industria bellica, nello sfruttamento sconsiderato dell’ambiente e del territorio, nello sfruttamento dei lavoratori.
Ed è proprio da questi rigidi presupposti che 16 anni fa nacque a Padova la Banca Popolare Etica (oggi ha anche una filiale a Rimini); la “banca dalle pareti di vetro”, ovvero l’unico istituto italiano che ispira tutta la sua attività secondo i principi della finanza etica, della trasparenza (tutti i finanziamenti sono pubblicati nel sito www.bancaetica.it), della partecipazione e che, allo stesso tempo, oggi propone i principali servizi e prodotti delle banche tradizionali; conto corrente anche online, carte di credito e bancomat ad esempio.
La Banca concede credito alle persone fisiche (per esempio per mutui acquisto prima casa, prestiti personali mirati, copertura di spese sanitarie, adozioni, ristrutturazione di edifici per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di impianti per l’utilizzo di energie rinnovabili) e alle realtà che operano all’interno del Terzo settore prevalentemente nell’ambito dei servizi sociosanitari ed educativi, dell’inserimento lavorativo dei soggetti deboli, delle energie rinnovabili, della cooperazione allo sviluppo, del volontariato internazionale, della tutela ambientale, della salvaguardia dei beni culturali, dell’agricoltura biologica.
Ma dal 2014, il nuovo manifesto di Banca Etica ha aperto le porte anche al mondo del profit eticamente orientato, ovvero quelle imprese che operano con criteri di responsabilità sociale e che pur avendo come obiettivo finale il conseguimento di un profitto, hanno in cantiere progetti di sviluppo che considerano primario generare bene comune anche per la collettività nelle diverse forme in cui questo può avvenire.
Per questo Banca Etica oggi promuove la cosiddetta Economia Civile: una prospettiva diversa da quella finora applicata per interpretare l’economia, non solo nei contesti e nelle imprese not profit oriented, ma anche in quello delle imprese esplicitamente orientate al profitto, una economia nella quale la produzione o lo scambio di beni e servizi sia finalizzata alla realizzazione di valori sociali, invece della creazione di valore per gli azionisti delle banche.
Ma Banca popolare Etica è anche un istituto solido con sofferenze nette inferiori a quelle del sistema bancario tradizionale attualmente al 2,5%, che non si avventura su derivati e strumenti finanziari simili e dopo 16 anni di impegno vanta risultati sorprendenti.
Ha un capitale sociale di 53 milioni di euro, conferito da oltre 37 mila soci, una raccolta di 990 milioni di euro e finanziamenti deliberati per 820 milioni di euro a sostegno di circa 8.000 progetti.
Ma è anche una banca leggera, con 251 dipendenti, una rete capillare di promotori finanziari chiamati “banchieri ambulanti” che servono l’intero territorio nazionale e, ancora più sorprendente, migliaia di volontari che sostengono e praticano la finanza etica attraverso iniziative culturali e incontri informativi con le scuole.
E’ la banca nata dal Terzo Settore in collaborazione con le associazioni della società civile e cresciuta tra coloro che hanno fatto del benessere collettivo e globale una missione di vita e che oggi rappresentano ancora la parte bella dell’Italia, quella che è convinta che un altro mondo sia possibile e lo sta già disegnando, ma è anche la banca che si è aperta alla nuova economia, a tutti quei progetti profit eticamente orientati che hanno come obiettivo il profitto, ma anche la creazione di bene comune per la collettività.
Per maggiori approfondimenti
www.bancaetica.it
Filiale di Rimini
Via Pascoli 120d, Rimini
Banchiere Ambulante zona di Rimini:
Gigliola Ricci
[email protected]